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“Mettiamoci in gioco: pomeriggi creativi genitori - figli”

                          “Il bambino che non gioca non è un bambino, 

ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre 

il bambino che ha dentro di sé

(Pablo Neruda)

mettiamoci in gioco

Progetto:“METTIAMOCI IN GIOCO: pomeriggi creativi genitori - figli”

 

                

Perché organizzare tre giornate dedicate a genitori e figli?

 

L'Associazione Liberi Legami mette al primo posto la promozione del benessere psicologico e la prevenzione del disagio, partendo dal presupposto che il benessere si costruisce nelle relazioni: relazioni familiari, amicali, di coppia, lavorative, ma anche relazioni terapeutiche; legami "liberi" in cui ciascuno trova il proprio spazio per esprimersi e, allo stesso tempo, appoggio sicuro e arricchimento in un dare-avere che genera un circolo virtuoso di benessere. 

 

Coerentemente con la principale mission dell'Associazione Liberi Legami nasce l'idea di "Mettiamoci in GIOCO: Pomeriggi creativi genitori e figli": due giornate in cui, attraverso alcune attività appositamente studiate per favorire uno stare-insieme e un fare-insieme, genitori e figli possano:

1. Condividere il piacere del fare insieme

2. Migliorare la comunicazione e il clima familiare

3. Acquisire consapevolezza sull'importanza del contributo che ognuno dei componenti della famiglia dà alla realizzazione di un compito

4. Conoscere e conoscersi, attraverso il fare insieme, e sperimentare nuove parti di sé in un contesto altro.

 

Spesso il lavoro, gli innumerevoli impegni, le tante responsabilità ci fanno dimenticare l'importanza dello stare-insieme e del fare-insieme. L'Associazione Liberi Legami si fa garante di uno spazio-tempo in cui potersi mettere in gioco e dedicarsi a sé, al/i proprio/i figlio/i e alla propria famiglia.

Il beneficio del gioco non risiede solo nell'importanza che questo riveste per la costruzione dell'identità dei bimbi ma, soprattutto, nella relazione e nella socialità familiare. 

 

Perché è importante che i bambini giochino con i loro genitori? 

 

Il gioco è uno dei canali comunicativi e conoscitivi più importante per i bambini; l’attività ludica è essenziale alla loro crescita. I bambini hanno bisogno di giocare con gli adulti perché è questo è il miglior modo che conoscono per comunicare. Il gioco è piacere di stare insieme, manipolare oggetti e materiali, provare a far succedere qualcosa ed osservare le reazioni degli altri e degli oggetti. Esso è per il bambino l’attività più seria ed importante. Il gioco si apprende soprattutto osservando gli adulti e come il linguaggio si costruisce nell’interazione con le figure di riferimento. 

 

Per i bambini giocare, e svolgere attività, con gli adulti di riferimento significa: 

• comunicare e rielaborare le esperienze vissute; 

• arricchire la trama narrativa e linguistica e le tipologie di attività ludica; 

• usufruire di uno spazio di condivisione delle emozioni con l’adulto, in cui sentirsi ad un livello quasi paritario con l’altro;

• imparare comportamenti ed attività attraverso il fare con l’altro.

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Perché è importante che i genitori giochino con i propri bambini? 

 

Attraverso il gioco condiviso gli adulti possono conoscere il mondo dei bambini, alimentare la loro curiosità e fantasia ma soprattutto possono mantenere intatta quella parte infantile ancora viva in loro e che permette di sintonizzarsi con i bisogni dei bambini.

Con la crescita e l’identificazione nel ruolo sociale di ragazzo e poi adulto si tende a perdere il carattere di giocosità dell’attività ludica che diventa, al massimo, un'attività per distrarsi o per vincere. Divertendosi con i propri figli è possibile rendere ricca la relazione e tenere vivo il proprio Io Bambino, la parte vitale e creativa che ciascuno ha.

 

La differenza apparente fra gioco dei bambini e gioco degli adulti potrebbe indurre a pensare che non è facile giocare insieme. Eppure l’adulto ha spesso ricordi ed esperienze molto interessanti rispetto a questo ambito e facilmente può tornare un po’ bambino. Se è vero che l'adulto ha molto da dare in termini di esperienza e di capacità, ha altrettanto da imparare: regala un po' di esperienza e riceve in cambio la capacità di meravigliarsi, la possibilità di scoperta e di ri-scoperta continua di ciò che già conosce. 

 

Per il genitore giocare e svolgere attività con il/i propri figli significa: 

• entrare in sintonia con il mondo del proprio bambino e stimolare un attaccamento affettivo con il proprio bambino; 

• divertirsi con i figli, mettere provvisoriamente da parte il ruolo dell’adulto impegnato e mantenere viva la propria parte infantile e creativa; 

• conoscere sempre meglio i bisogni dei bambini e ampliare le proprie capacità di empatia (riconoscere le emozioni, identificare i sentimenti, sentirsi partecipe dei vissuti dell’altro, identificare e rispondere ai bisogni emozionali...); 

 

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Consigli: cercate di ritagliarvi dello spazio e del tempo di qualità con i vostri bambini, senza programmare niente di speciale, ma semplicemente dando valore a quel tempo condiviso. Già quel tempo è speciale per il bambino. Siate autenticamente curiosi di conoscere quello che a lui piace fare e fatelo con lui; a volte i bambini sono giustamente scettici nei confronti degli adulti, pensano che essendo grandi non possono capire i loro giochi, ma se vi avvicinate con rispetto, in punta di piedi, i bambini lo sentono e avrete il privilegio di entrare nel loro mondo, uscendone incredibilmente arricchiti. Non servono giochi costosi o elaborati, il segreto sta nella sintonia che si crea in quel momento. Per i bambini tutto può diventare gioco purché sia caratterizzato dal piacere e dalla curiosità.

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