Quando è il momento giusto per rivolgersi a uno psicologo?
- Dott.ssa Linda Cervia
- 7 mar 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 12 mar 2019
Non c’è un momento giusto.
E nemmeno un momento sbagliato.
Spesso, però, è una buona idea.
Nel corso della vita, di fronte a cambiamenti, scelte o eventi particolarmente stressanti, dolorosi e difficili da gestire, si può avvertire un disagio psicologico e/o relazionale che nel tempo può compromettere la qualità della vita limitando la serenità e il benessere psico-fisico.
Cambiamenti o tappe importanti della propria storia come interrompere una relazione, sposarsi, avere figli, cambiare lavoro, affrontare una malattia o un lutto, sono eventi spesso vissuti con sentimenti negativi e stati di disagio come tristezza, eccessiva stanchezza, rabbia, colpa, vergogna, pensieri ricorrenti.
Momenti “critici”, potremmo definirli così. Momenti in cui il confronto con gli amici o con i familiari non sembra aprire grandi spiragli.
Indubbiamente, in questi momenti, rivolgersi a uno psicologo è una buona idea. Non perché lo psicologo sia un dispensatore di semplici soluzioni, non perché lo psicologo abbia le tasche piene di risposte, non per questo. Non è un esperto di risposte. Lo psicologo non è questo, anche se spesso viene dipinto così. È, piuttosto, un esperto di domande.
Immaginiamo una persona in un bosco, una persona spaventata che vaga senza meta, non sa dove andare, non ricorda la strada, si guarda attorno ma non ha più punti di riferimento, non vede via d’uscita. Ha bisogno di qualcuno che gli indichi la strada per uscire dal bosco? O ha bisogno di qualcuno che viva con lei quel tormento, quella paura, quel senso di spaesamento, in attesa che lei stessa ritrovi la sua strada?
Lo psicologo non indica la strada, non ha la presunzione di conoscere meglio della persona stessa quale sia la giusta strada; non è un magico risolutore di enigmi irrisolvibili, ma un buon accompagnatore che sa rendere il percorso meno tormentato. In un clima di comprensione e di alleanza, la parola diventa la torcia che permette di far luce nel buio del bosco
Lo Psicologo accompagna la persona in difficoltà lungo un percorso che le consente di arrivare ad avere un’articolata visione della realtà, facilitando l’evoluzione e il cambiamento.
Per la persona, riuscire a vedere il problema con occhi altri vuol dire già cambiare.

Chiedere aiuto non è un segno di debolezza o di scarsa indipendenza, anzi.
Spesso è una buona idea.
psicologia psicoterapia percorso di sostegno benessere ansia depressione
コメント